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Si, abbiamo aderito alla iniziativa di raccolta di peluche lanciata dal reparto di pediatria dell' ospedale di Vercelli. Io mi sentivo un po' in colpa non sapendo dove reperirli (il mio nipotino è  ancora troppo piccolo )ma tutte le mie amiche del gruppo si sono date da fare ed ,in più  riprese, ecco tre scatoloni disponibili.  A quel punto penso e propongo di portarli io a Vercelli.

Quando arrivo salgo al piano della pediatria con

l' ascensore, svolto a destra e ... i miei occhi si riempiono di colori ! Su tutti i davanzali delle grandi finestre sono posti, gli uni accanto agli altri, una quantità  incredibile di coloratissimi peluche! Non sembra proprio un triste reparto d'ospedale ma un accogliente luogo colorato. Sulla sinistra troneggia

un grosso albero di Natale fatto di legno con innumerevoli  piccole,grandi, medie nicchie

all' interno delle quali è  stato posto un peluche colorato. L'albero è  grande, occupa una gran parte della  grande parete prima di arrivare alle stanzette dei bambini: è  Allegro,  bello e caldo!!!!

Procedo perché  in fondo vedo la stanza delle infermiere ,suppongo. Mentre vado avanti mi godo lo spettacolo di un pino alto fino al soffitto decorato con palline colorate ai piedi del quale tanti occhietti  di tanti peluche mi osservano dolci e curiosi.

Qualcosa attrae la mia attenzione verso l' ala destra del corridoio...che cos'è? Mi avvicino: è  un presepe! Un meraviglioso presepe "artico" fatto su pannelli bianchi e composto da peluche come foche, pinguini, orsi bianchi...mi entusiasmo, è  molto creativo, originale!!! 

Ormai sono in fondo  e, da un ampio salone ricco di giochi ,fanno capolino gli occhietti curiosi di due bimbetti ed una femminuccia di colore dai meravigliosi capelli rasta. 

Sorrido e dal salone compare  un altro sorriso dolce, pacato, accogliente: è  quello dell' infermiera che si scusa per non poter avvertire la caposala e non finisce più  di ringraziare il nostro gruppo mentre pone sotto l'albero le nostre scatole come fossero state portate da Babbo Natale.

Uscendo invio le foto alle amiche del gruppo, sono commossa: una realtà  piccola quella dell' ospedale ma con una capacità  rara di trasformare un ambiente da un luogo estraneo e freddo ad un luogo di grande umanità,  colmo d' amore e rispetto per l' età  e le esigenze psicologiche dei piccoli pazienti.  Mi sono imbattuta in un' eccellenza d'amore voluta da chi lavora lì...no... non lavora: ci vive!!!

E allora ragazze...ma se ci volessero per uno dei nostri divertenti laboratori  perché  non far parte di quella squadra di persone speciali? 

Il posto c'è ... un grande salone ...

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