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QUELLE CHE ...

Si, è il titolo di una vecchia canzone di Iannacci declinata al femminile che però  entra in sintonia ...

Quelle che ... ritagliano 420 zampette di ragno.

Quelle che cuciono grossi cubi di raso dove ogni faccia è  la sequenza di una fiaba.

Quelle che si perdono nelle fiere di creatività  perché  il personaggio di Alice da applicare alla pagina di un libro deve essere snodato come una bambolina; si, fa più  effetto, colpisce il bambino, stimola la fantasia e la sua innata creatività,  lo fa sognare...

Quelle che  passano un pomeriggio d'estate ad esercitare in allegria la propria capacità creativa per poterla trasmettere a chi ha diritto di fantasticare.

Quelle che mettono da parte  il cartone della pizza e lo fanno diventare, rifasciato, la copertina di un libro.

Quelle che ascoltano una canzone e la trasformano

in una fiaba.

Quelle che hanno fame di sogni e questa fame la vogliono trasmettere perché l ‘essere umano senza sogni è  spento, perché  l'’uomo deve sempre essere un po' bambino, il fanciulletto di Giovanni Pascoli...

Quelle che il sabato e tanti altri pomeriggio li passano per vedere lo stupore negli occhi di un bambino.

Perché?

Perché  poche cose al mondo sono più vere!!!!

                                                                                                                       La Giò

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